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MASCHERINE: FACCIAMO CHIAREZZA

Ultimamente sono diventate un bene di prima necessità per la popolazione e la richiesta è schizzata alle stelle. È importante però sceglierle ed utilizzarle nella maniera corretta perché risultino utili a noi e a chi ci circonda, in caso contrario potrebbero rivelarsi addirittura dannose. Ecco quindi una breve guida per il loro utilizzo corretto.

 

1) È fondamentale indossare correttamente la mascherina quando si esce di casa e non toccarla più fino al rientro: la mascherina va indossata con le mani pulite, facendola ben aderire al volto e stringendo la barra sul naso (se presente) per evitare di appannare gli occhiali. Non va mai toccata mentre si è in giro, perché con le mani sporche si rischia di contaminarla e veicolare l’infezione! Allo stesso modo deve essere indossata correttamente: tenere il naso fuori dalla mascherina la rende completamente inutile, così come non va mai abbassata per respirare meglio o per farsi capire con chi ci sta parlando. Ricordiamoci che un utilizzo scorretto mette a rischio noi e gli altri!

 

2) Come orientarsi nella scelta della mascherina giusta? Le mascherine che devono essere utilizzate dalla popolazione sono le mascherine semplici, siano esse chirurgiche monouso o in tessuto L’importante è che siano efficaci nell’abbattere il droplet emesso mentre si parla e con la respirazione.1 Non sono molto efficaci nel filtrare l’aria per chi le indossa ma sono efficaci nel proteggere chi ci circonda: per questo è indispensabile che le utilizzino tutti e correttamente! 

 

 

3) Proprio per quanto detto al punto 2) parliamo ora delle mascherine FFP2 ed FFP3: queste mascherine, o più propriamente respiratori, sono dei DPI ad utilizzo professionale, che risultano efficaci nel filtrare anche l’aria in ingresso. Queste mascherine, molto carenti sul mercato, sono fortemente sconsigliate per la popolazione comune per due motivi: il primo è che solo il personale medico sanitario che assiste persone malate ne ha realmente bisogno, quindi è bene che la disponibilità già scarsa sul mercato sia rivolta a queste categorie. Il secondo motivo è che le maschere filtranti FFP2 ed FFP3 con valvola possono essere addirittura pericolose. La valvola permette infatti di far uscire direttamente l’aria carica di condensa senza passare per la mascherina: se una persona positiva al virus, asintomatica o meno, la indossa, mette in serio pericolo chi le sta attorno perché è come se non avesse addosso nulla! Queste mascherine proprio perché proteggono bene chi le indossa ma mettono in pericolo gli altri si sono guadagnate il titolo di “mascherina da egoista”.3 È bene quindi non utilizzarle per le commissioni quotidiane.

 

 

4) Tanti si chiedono come igienizzare le mascherine: è bene sottolineare che per le loro caratteristiche le mascherine chirurgiche e le altre mascherine monouso sono da considerarsi monouso e per questo dopo l’utilizzo vanno buttate, facendo attenzione anche al modo in cui vengono smaltite perché sono da considerarsi materiale infetto. Ciò detto, a causa degli scarsi approvvigionamenti, in molti si chiedono se sia possibile riutilizzarle. Questo non andrebbe fatto, in quanto nessuno garantisce più la loro efficacia, ma una metodica di igienizzazione prevede l’utilizzo di una soluzione di alcool etilico al 70% (non alcool denaturato) da nebulizzare sulla mascherina, lasciandola poi asciugare fino al prossimo utilizzo.

 

5) È bene ricordare che le mascherine sono strettamente personali. Non è possibile per nessun motivo l’utilizzo promiscuo di esse neanche all’interno dello stesso nucleo familiare, perché il rischio è che da dispositivo per la prevenzione del contagio diventino veicolo del contagio stesso.

 

6) Non facciamoci ingannare dal falso senso di sicurezza che ci da la mascherina: mantenere le distanze minime di sicurezza dalle altre persone resta fondamentale! Vari studi hanno dimostrato infatti che la sola mascherina non è efficace a ridurre il contagio quanto il suo utilizzo combinato a misure di distanziamento sociale.2 Non bisogna quindi pensare che solo perché si ha la mascherina sia possibile parlare a tu per tu con le altre persone senza mantenere il giusto distanziamento.

 

7) Per concludere parliamo brevemente anche dei guanti: le recenti direttive ne obbligano l’utilizzo fuori dall’ambiente domestico. La sola funzione dei guanti però è di non contaminare eccessivamente le mani, che a loro volta potrebbero essere veicolo del contagio. Ma non dobbiamo farci ingannare dalla falsa sicurezza che ci danno i guanti. Essi si contaminano tanto quanto le mani, quindi è indispensabile cambiarli spesso o in alternativa igienizzarli, con gel o spray igienizzanti, e per nessun motivo toccarsi il volto, gli occhi o la mascherina con i guanti. Tutto ciò che tocchiamo con i guanti sporchi è allo stesso modo da considerarsi contaminato, e quindi va costantemente igienizzato, uno su tutti il nostro telefono cellulare! Infine ricordiamo che l’utilizzo dei guanti non ci solleva dal continuare ad avere una corretta e costante igiene delle mani.

 

Dott. Alberto Zecca
Farmacia Chemello dott.ssa Laura
Trissino (VI)

 

Fonti bibliografiche:

  1. Leung, N. H. L. et al. Respiratory virus shedding in exhaled breath and efficacy of face masks. Nat. Med. (2020). doi:10.1038/s41591-020-0843-2
  2. Mniszewski, S., Del Valle, S., Priedhorsky, R., Hyman, J. & Hickman, K. Understanding the Impact of Face Mask Usage Through Epidemic Simulation of Large Social Networks. in Intelligent Systems Reference Library 52, 97–115 (2014).
  3. dott. F. Fratto: Mascherine: guida all’acquisto
  4. https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/prevent-getting-sick/cloth-face-cover.html
  5. https://www.medicalfacts.it/2020/04/05/coronavirus-servono-davvero-le-mascherine-chirurgiche-a-diminuire-la-quantita-di-virus-nelle-goccioline-di-saliva/
  6. https://bit.ly/2RhqluR